Il piacere di essere a Firenze. Alla prima del Maggio Musicale Fiorentino nel nuovo teatro dell'Opera.

"Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò."

Sulle note dell'Inno di Italia cantato dal coro del Maggio  si inaugura il nuovo Teatro del Maggio Fiorentino, il teatro dell'Opera di Firenze. Come non essere felici dell'apertura di un nuovo teatro dedicato interamente alla musica? Come non essere orgogliosi di essere a Firenze proprio in una serata come questa? Non nascondo l'emozione mentre ascoltavo l'inno di Mameli.

Arrivo stranamente puntuale, curiosa,  emozionata di varcare quel cancello . Un lungo viale,  luci, tanta gente nel foyer. Il pubblico freme, la curiosita' di vedere questo teatro costruito in soli 2 anni e' tanta.  La curiosita' di guardarsi intorno e incrociare lo sguardo di volti noti dello spettacolo.






Sebbene l'opera non sia ancora finita  e manchino ancora numerosi dettagli, la sala e' bellissima, mi ricorda i teatri del nord europa, la Berliner, Sidney. Linee pulite, forma circolare, materiali semplici. Come a Berlino e' il legno a dominare. Quello stesso legno che viene utilizzato per la costruzione degli strumenti e che trasforma la vibrazione in suono. Sia visivamente che per l'acustica l'ambiente favorisce l'esperienza dell'ascolto, la concetrazione , l'entrare nella narrativa musicale,  l'immergersi nella musica.

Il discorso del sindaco, Matteo Renzi, e' molto bello. Si parla della citta',  dell' Italia  e di come in un momento storico come questo sia importante investire sulla cultura. I ringraziamenti vanno davvero a tutti, anche e soprattutto agli operai che hanno lavorato notte e giorno per la realizzazione del teatro.
Poi il saluto di Zubin Mehta, il direttore dell'Orchestra , cittadino onorario di Firenze, che si augura che tutti i Fiorentini in tutte le vesti, in smoking, in jeans, bambini e anziani  possano varcare la soglia del teatro nel 2012.
Un sfida? Sarebbe davvero bello. L'obbiettivo e' quello di un teatro vivo fatto di gente, emozioni e sogni che nacono dalle melodie di tutta la musica che verra' suonata all'interno di questo teatro.
Da amante della musica classica, non posso che augurarmi che sempre piu' persone possano apprezzare la musica  e che possano emozionarsi o goire per l'appunto, ascoltando la nona di Beethoven con la quale si e' concluso il concerto.

"Freude, schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
wir betreten feuertrunken,
himmlische, dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder
was die Mode streng geteilt,
alle Menschen werden Brüder
wo dein sanfter Flügel weilt."








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