Un weekend di fine estate a Salisburgo travolta dai piaceri della musica...

              
     
Qualche nota qui e la' per intonare gli strumenti o riprovare il pezzo, chiacchierio, la sala che si riempie di gente elegantissima, poi silenzio, un forte applauso ed ecco entrare il primo violino prima, il conduttore poi.

C'e' qualcosa di magico in questo rito che precede ogni concerto. L'attesa , il silenzio e poi il primo gesto del Direttore. Musica.......

Sono al Festspiele di Salisburgo uno dei piu' importanti e rinomati festival di musica classica al mondo. Un mese di musica dove si susseguono  i piu' grandi musicisti, direttori d'orchestra e cantanti.
Quest'ultimo weekend e' stato davvero incredibile. In meno di 24 ore suonano i Wiener Philarmoniker, la Chicago Symphony orchestra diretta da Muti e i Berliner diretti da Sir Simon Rattle. Una vera overdose di musica classica.

Salisburgo e' davvero una piccola perla, la citta' natale di Mozart, elegante , piena di piccoli caffe' e pasticcerie. L'atmosfera in citta' e' alle stelle.
Dopo 5 ore in macchina, esco dall'autostrada e seguo un furgoncino Mercedes nero  con i vetri oscurati. L'intuito non mi ha ingannato  perche' arrivo di fronte al teatro. Cerco senza fortuna un biglietto per il Don Giovanni. SOLD OUT.  Poi attuo il piano B ,  Muti e CSO. La sala e' molto bella,  vicino a me un signore Venezueleano di Caracas che viene al festival da ben 64 anni. Un vero appassionato. Chissa' se conosce Abreu o Dudamel. 

Il concerto e' strepitoso,  il pubblico adora Muti e glielo fa sentire con ben 15 minuti di forti applausi . Il primo pezzo era di Hindernith, professore di musica a Yale. Forse non un caso visto che questo e' il mio primo concerto dopo il mio rientro.

Al bar, nell'intermezzo fiumi di champagne, giornalisti e fotografi....

Ma in fondo io era venuta per sentire i Berliner con Rattle.  La sera dopo trovo un biglietto pazzesco nel parterre.  Decido di comprare un vestito che indosso direttamente nel camerino del negozio mezz'ora prima del concerto. Non sono in America, l'etichetta conta e come.... Non mi sbaglio, seduta accanto alle autorita' Austriache e a pochi metri dal palco vedo finalmente Simon Rattle. Non ci posso ancora credere. Questo sarebbe stato il mio auto regalo per il mio trentesimo compleanno.

Mahler mi sembra spesso diffcile,  richiede sempre molta concentrazione. Ma la settima , eseguita dai Berliner  sembra un miracolo. Esperimineti musicali che si susseguono l'uno dopo l'altro. Vengo invasa da continui attimi di profonda felicita'.


Anche qui gli applausi durano a lungo.  Aspetto che i musicisti escano dalla sala e poi scappo anch'io ancora travolta dall'euforia.

Come per il mio amico Venezuelano, spero che questo sia il primo Salzburg Festspiele di una lunga serie...

E vi lascio sulle magnifiche note della musica che ho ascoltato:

Paul Hindernith
Symphony in E-flat


Serjey Prokofjew
Romeo and Juliet


Gustav Mahler
Symphony Nr. 7











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