Tubercolosi, welcome back...Perdonaci, ci eravamo dimenticati di te!

Non posso non dedicare alcune parole alla tubercolosi. Qualche giorno fa ho infatti incontrato la cui cugina di una cara amica Colombiana affetta da questa malattia.

Un terzo della popoalzione mondiale è infettata dalla TBC e nuove infezioni avvengono di media alla velocità di una per secondo nelle nazioni con bassi standard sanitari. Nonostante sia una malattia prevenibile e curabile, la TBC costituisce oggi una delle emergenze sanitarie più drammatiche, tanto da essere stata dichiarata emergenza globale nel 1993 dall’Oms per l’enorme carico sanitario, economico e sociale che la accompagna.

Fino a qualche anno fa sembrava una malattia scomparsa nel mondo occidentale e la si studiava nei corsi di patologia e anatomia patologico per il suo particolare decorso.

Sanatori isolati in cima ai monti, romanzi come “La Montagna incantata “ di Thomas Mann, tutto questo sembrava essere cosa del passato. Con le nuove ondate migratorie invece, la tubercolosi torna nuovamente ad essere presente in Europa , nei nostri ospedali.

Ma che cos’e la tubercolosi?

La tubercolosi è una malattia contagiosa e che attacca comunemente i polmoni. Si trasmette per via aerea mediante un batterio, il Mycobacterium tuberculosis.

Il contagio può avvenire per trasmissione da un individuo malato, tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Per trasmettere l’infezione bastano pochissimi bacilli anche se non necessariamente tutte le persone contagiate dai batteri della TBC si ammalano subito.

La TBC ha un decorso molto particolare. Sebbene le manifestazioni cliniche possano presentarsi differentemente a seconda degli individui cerchero’ di riassumere il decorso come veniva insegnato una volta. Il sistema immunitario, infatti, può far fronte all’infezione e il batterio può rimanere quiescente per anni, pronto a sviluppare la malattia al primo abbassamento delle difese. Si calcola che solo il 10-15% delle persone infettate dal batterio sviluppa la malattia nel corso della sua vita.

1) Infezione primaria. Sintomi sistemici includono febbre, brividi, sudorazione notturna, perdita di appetito, perdita di peso, pallore, e una tendenza ad affaticarsi molto facilamnte. In caso di infezione polmonare i sintomi includono dolori al torace, possono verificarci emottisi e una tosse di durata maggiore a tre settimane.

2) Fase di latenza. Nella maggior parte dei casi, si verifica un'infezionelatente che non ha sintomi chiari.. Questi batteri dormienti possono produrre tubercolosi nel 2-23% dei casi latenti, spesso diversi anni dopo l'infezione. Il rischio di riattivazione aumenta con l'immunosoppressione, causata da fattori come l'HIV. In pazienti infettati sia da M. tuberculosis che da HIV, il rischio di riattivazione aumenta del 10% all'anno.

3)Riattivazione- Tubercolosi secondaria- (conseguenza della diffusione di un’infezione gia’ presente nello stesso organismo).In quest'ultimo caso le infezioni possono interessare organi diversi come l' intestino il sistema linfatico e nervoso. Una forma estremamente grave è la TBC disseminata, comunemente nota come tubercolosi miliare.

La sviluppo e la riattivazione della Tubercolosi e’ strettamente connesso allo stato di salute della persona. Tutti I fattori che indeboliscono il sistema immunitario possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia.

Fra questi ritroviamo

· HIV/AIDS

· Alcuni trattamenti chemioterapici per il cancro

· L’utilizzo di alcuni farmaci –immunosoppressori- per prevenire il rigetto d’organo

· Alcuni farmaci – Immunosoppressori- Utilizzati per il trattamento del Morbo di Crohn , l’artrite reumatoide e la psoriasi.

· Malnutrizione

· Eta’ avanzata

Altri fattori di rischio sono

· La provenienza dai paesi con un alta incidenza della malattia

· Le condizioni socio economiche

· L’abuso di alcune droghe e alcol sono fattori fondamentali

Nel caso della giovane ragazza di cui parlavo, la riattivazione e’ appunto avvenuta per l’utilizzo di immunosoppressori per il trattamento del morbo di Crohn. Prima di utilizzare tali farmaci in pazienti provenienti da paesi con alta incidenza, e’ fondamentale assicurarsi che non ci sia stata infezione primaria.

Il trattamento

La terapia prevede l’utilizzo di diversi antibiotici che a seconda della gravita’ puo’ durare da alcune settimane fino a 9 mesi. Sebbene il trattamento sia molto lungo e’ fondamentale portarlo a termine. La medicina integrata e la naturopatia possono offrire supporto e ridurre parte degli effetti collaterali della terapia.

Sebbene la malattia sia cosi’ diffusa, i finanziamenti per la ricerca sono molto limitati.

Per informazioni piu’ dettagliate, ma chiare riguardo alla diagnosi, al trattamento e la prevenzione

www.mayoclinic.com/health/tuberculosis/DS00372

www.epicentro.iss.it/problemi/Tubercolosi/tubercolosi.asp

http://www.who.int/topics/tuberculosis/en/

Nessun commento:

Posta un commento