E.Coli: non solo batterio Killer.

Milioni di E coli vengono escreti giornalmente nelle nostre feci. Silenziosi e pacifici abitano le superfici del nostro intestino. Fino a qualche giorno fa non ne sapevamo neanche l’esistenza e adesso tutti i riflettori puntati su di loro. Chi e’ quel batterio omicida? Come prevenire l’infezione?Escherichea Coli e’ in realta’ una specie di batteri ulteriormente suddivisa in 171 sottotipi. Ognuno di questi ha delle caratteristiche particolari. Ci sono quelli “pacifici”, commensali dell’ intestino di uomini e animali, e quelli in grado di provocare malattia. In questo gruppo, alcuni ceppi vengono definiti tossigenici, ossia capaci di generare tossine. Queste tossine possono provocare diversi tipi di disturbi: da una semplice diarrea o infezione del tratto urinario come una cistite, fino ad arrivare all’insufficienza renale.

L’ E.Coli che ha causato la tossinfezione alimentare in Germania con ben 1600 infezioni e ad oggi 22 morti, e’ una variante chiamata O104:H4. La tossina prodotta da questo batterio e’ in grado di provocare sia diarrea emorragica che insufficienza renale, una complicazione definita sindrome emolitico-urmica. Oltre alla gravita’ della malattia si aggiunge il fatto che questo ceppo sembra essere molto resistente agli antibiotici. Il periodo di incubazione va dai 3 agli 8 giorni.

La trasmissione di E. Coli avviene per via oro-fecale. Il CIBO e’ quindi una delle principali via di trasmissione.La contaminazione degli alimenti può avvenire in diversi modi. Uno dei più frequenti è il seguente: le feci finiscono nell'ambiente, contaminando campi sui quali vengono coltivati vegetali (o mandati al pascolo animali) che verranno poi mangiati dall'uomo, oppure contaminando l'acqua che verrà successivamente utiizzata per l'irrigazione. Anche la carne di animali infetti puo' avere avuto una contaminazione diretta con le feci durante o subito dopo la macellazione.

Nel caso di quest'ultima epidemia , l'alimento sospetto sembrano essere i germogli di soia che possono essere consumati crudi o cotti in molte ricette della cucina asiatica. La coltavizione sospetta sembra provenire dalla bassa Sassonia. Lo stato di allerta per cetrioli, pomodori e lattuga e' stato annullato.


In ogni caso alcune alcune buone norme di igiene, da sempre usate dalle nonne, possono aiutare a prevenire l’infezione.

Ed ecco qui la Checklist:

Lavarsi le mani …

-accuratamente prima e dopo aver cucinato

-durante la preparazione di ricette quando si manipolano alimenti crudi di natura diversa come carne, verdura ecc.

-ogni volta si tocca il muso o il corpo di un animale da casa o di fattoria.

Come cucinare

-Cucinare bene tutti i tipi di carne

-Il batterio può essere eliminato con il calore della cottura.La temperatura di 70°C al centro dell'alimento deve essere raggiunta e mantenuta per almeno due minuti.

-Sbucciare tutta la frutta e risciacquarla sotto acqua potabile

-Lavare tutti i vegetali, soprattutto quelli che non verranno cotti sotto con acqua potabile

-Evitare la cross-contamination, ossia toccare del cibo gia’ cotto con le mani che hanno manipolato alimenti crudi.

- Utilizzo di probiotici –fermenti lattici-

Tutte queste regole valgono anche per la prevenzione della maggior parte delle tossinfezioni alimentari coma la salmonella, campylobacter etc.

Non bisogna smettere di mangiare verdura, ma e’ necessario sapere come prepararla. Nel caso dei ristoranti assicuratevi sempre che il posto sia pulito e che la conservazione e la preparazione avvenga in maniera corretta.

That said, enjoy your dinner!!


Sources

EDCD http://www.ecdc.europa.eu/en/healthtopics/escherichia_coli/Pages/index.aspx

Robert Koch Institute http://www.rki.de/EN/Home/homepage__node.html

CDC http://www.cdc.gov/foodnet/

Business week www.businessweek.com/news/2011-06-06/death-toll-from-german-e-coli-at-22-sprouts-eyed-as-source.html


....Da una chiacchierata con Carlotta, Enrico, Julien e Carlo.

1 commento:

  1. Errata Corrige. Healt360drvale 6/6/11
    SOIA ASSOLTA
    Contrordine: la soia non c'entra. Così come era già successo per il cetriolo, anche per i germogli di soia si profila un'assoluzione. I primi test di laboratorio in Germania hanno decretato che non siano loro i responsabili del batterio killer che ha portato alla grave epidemia di e.coli nel Paese. A riferirlo sono state fonti ufficiali sulla base delle analisi condotte su 23 dei 40 campioni sequestrati nell'azienda del villaggio di Bienenbuettel. La ricerca della fonte dell'epidemia che ha colpito la Germania e altri Paesi europei causando almeno 22 morti, secondo quanto ha riferito il ministro dell'Agricoltura della Bassa Sassonia, si sta dimostrando «molto difficile». Le indagini delle autorità tuttavia continuano.

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